Collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo
Storia di una comunità

Storia di una comunità

Storia e Arte a S. Andrea

L'esterno di S. Andrea

L'interno di S. Andrea

Nel corso dei secoli

Il caso di S. Andrea ad Orvieto

I sotterranei di S. Andrea

Introibo ad altare Dei [ad Deum qui laetificat juventutem meam]
Mi accosterò all’altare di Dio [a Dio che rende lieta la mia giovinezza]

Questa iscrizione è scolpita su un frammento, forse di arco di ciborio, dell’antica basilica paleocristiana ed è uno degli straordinari reperti visibili nei sotterranei della chiesa. Il fregio è collocato nello spazio dell’abside ed il testo dell’iscrizione è una formula usuale riportata su listelli a cani correnti che decoravano anticamente l’altare o le diverse parti del ciborio.

L’iscrizione e la ritrovata pietra di fondazione della basilica, dove si trova incisa una semplice, essenziale ma suggestiva croce, sono l’inizio di un racconto che non è solo la storia dell’edificio, ma sopratutto la storia di una comunità che si svolge da 3.000 anni.

In questo senso, quindi, la chiesa di S Andrea in Orvieto non è solo uno straordinario ed unico monumento costruito da pietre, ma è anche un continuo passaggio di testimonianza e di fede tra uomini. E’ quindi anche un richiamo a preservare la memoria della fede di chi ha vissuto e calpestato gli stessi luoghi e a trasmettere questo messaggio alle generazioni che si affacciano.

E’ una riflessione che invitiamo a fare ed un invito a leggere quanto scriviamo della Chiesa con un approccio non solo storico e culturale, ma anche aperto, sensibile e attento a cogliere il valore religioso e spirituale dei simboli.