Altri monumenti
L’Oratorio della Misericordia

Il complesso della Misericordia

La pala d'altare della Misericordia

La chiesa di S. Agnese

La chiesa di S. Rocco

La chiesa di S. Bartolomeo

L'Annunciazione del Mochi

Altare dell

L’Oratorio è parte del complesso architettonico della Confraternita l’Oratorio e si presentava con un coro ligneo ricco di stucchi dorati, un monumentale altare in legno dorato circondante un pala della scuola di Annibale Carracci, la Pietà, ed un ciclo pittorico dedicato alla vita di S. Giovanni Battista.

L’altare, innalzato nel 1649, è stato restaurato e ricostituito nel 2019 dopo diversi decenni di abbandono. Il ripristino è stato eseguito in occasione del ritorno nell’Oratorio della pala d’altare della scuola del Carracci, precedentemente esposta presso la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, a Palazzo Coelli, dopo l’accurato restauro. L’opera raffigura Gesù Cristo in grembo alla sua santa Madre.

Alle pareti, nella parte soprastante il coro ligneo del 1766 e fino alla volta, è rappresentata una pregevole opera pittorica, tra le più significative che il periodo barocco abbia lasciato ad Orvieto. Nel 1666 il pittore aretino Salvi Castellucci vi rappresentò scene della vita di S. Giovanni Battista e sulla volta, illusionisticamente sostenuta da quattro pennacchi in finto stucco con figure allegoriche, il Padre Eterno in Gloria.

Sempre nell’Oratorio è presente un piccolo pulpito in legno intagliato e dorato sostenuto da una snella figura di un angelo volante, datato 1675. Negli specchi, ora mancanti, erano presenti tre piccoli riquadri in legno grezzo di intaglio molto fine: uno con con la predicazione di S.Giovanni Battista, il secondo con il martirio del Santo e il terzo con la scena del banchetto di Erode e l’offerta della testa del martire a Erodiade. Il lavoro è di eccellente fattura ma di autore ignoto.

Non è trascurabile, infine, il pavimento dell’Oratorio, originale del ‘500, in maiolica monocroma e cotto.